SELFIE (italiano)

2018

a9

Nell’opera Selfie Konopka entra nell’intimo del suo personale universo emotivo, tralascia l’importanza dell’esteriorità e della forma per dare rilievo all’essenza, a ciò che desidera intravedere di quel sé ancora tutto da scoprire, da approfondire, da lasciar rivelare. Il senso del dipinto sta nella ricerca stessa, in quell’abbandonare l’elemento figurativo che sembra essere indissolubilmente legato al titolo stesso, per entrare nell’universo più impalpabile dell’anima a cui l’artista sente l’impulso di dare voce. I colori tenui delle sfumature dei celesti, sono mescolati al più deciso rosso e al nero, il grattage è forte, incisivo, impetuoso, quasi come a descrivere l’alternanza di emozioni che si accumulano nella nostra parte più intima, che si stratificano nel corso delle circostanze e degli eventi e che danno origine alle persone che diventeremo un attimo dopo. Il coraggio di affondare lo sguardo verso quelle impetuosità, di guardare negli occhi quel vortice di sensazioni, diviene esigenza di confrontarsi con esse, prenderne atto e superarle per diventare più consapevole.

Marta Lock – critica d’arte, romanziera, aforista, saggista, recensionista, e scrivo di socio-psicologia

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